Federico Barbarossa, noto anche come Federico I Barbarossa, fu uno dei più importanti imperatori del Sacro Romano Impero nel XII secolo.
Federico Barbarossa era caratterizzato da una barba rossiccia che gli valse il soprannome "Barbarossa". Il suo aspetto fisico era imponente, con una statura alta per l'epoca e un portamento regale che incuteva rispetto. Durante il suo regno, si scontrò ripetutamente con i Comuni del Nord Italia, che cercavano maggiore autonomia dall'impero. Questo conflitto raggiunse il suo apice nella famosa battaglia di Legnano del 1176, dove le truppe imperiali furono sconfitte dalla Lega Lombarda. Il simbolo di questa battaglia fu il Carroccio, un carro sacro utilizzato dai comuni come punto di riferimento durante gli scontri.
La sua politica diede origine alla divisione tra Guelfi e Ghibellini, una contrapposizione che segnò profondamente la storia italiana medievale. I Ghibellini sostenevano l'autorità imperiale, mentre i Guelfi appoggiavano il papato. Questa divisione influenzò anche grandi personalità come Dante, che visse le conseguenze di questi conflitti. Federico Barbarossa morì durante la Terza Crociata nel 1190, annegando nel fiume Saleph in Cilicia. Il suo successore più celebre fu il nipote Federico II di Svevia, conosciuto come "Stupor Mundi", che ereditò non solo il titolo imperiale ma anche la complessa rete di relazioni e conflitti con i comuni italiani e il papato. Federico II fu educato in Sicilia e divenne uno dei sovrani più colti e illuminati del suo tempo, promuovendo arte, cultura e scienza nel suo regno. La sua morte nel 1250 a Fiorentino di Puglia segnò la fine di un'epoca straordinaria per il Sacro Romano Impero.