Il sonetto "Donna che si pettina" di Giambattista Marino descrive poeticamente una donna che si pettina i capelli biondi, paragonandoli a onde dorate. Il poeta usa ricche metafore marine per rappresentare la bellezza e il fascino della scena, culminando in un "ricco naufragio" d'amore.
• Il componimento fa ampio uso di figure retoriche come metafore, anastrofi e latinismi
• I capelli biondi sono paragonati a un mare dorato, il pettine a una navicella d'avorio
• Il poeta si sente "naufragare" nell'amore per la bellezza della donna descritta
• Il testo è ricco di riferimenti all'oro e ai materiali preziosi come avorio e diamanti