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La grande potenza dell'oriente Zaxa wwwww Introduzione Per oriente si intende l'est del mondo. E' suddiviso in Vicino Oriente, Medio Oriente ed Estremo oriente. L'Estremo oriente comprende tutto l'est asiatico. Quest'area comprende molti paesi, dai meno sviluppati fino ad arrivare alle potenze economiche del Giappone e della Cina. Ho deciso di portare questo argomento perché la cultura orientale (grazie alle sue grandi differenze rispetto alla nostra come nel campo religioso, tecnologico, nella loro cultura, le loro religioni e anche le loro abitudini) mi ha sempre interessato, con la tesina, ho potuto esporre argomenti con cui non ho mai potuto conferire. Ho cominciato ad interessarmi alla maggior parte di questi argomenti proprio nel periodo delle medie, anche se non ho potuto conferire sul pianoforte, il quale ha richiesto una grande fetta di tempo durante i miri tre anni alle medie. Nonostante ciò ho comunque voluto portare due brani musicali, ovvero “Minuetto” di Bach e "Oro" di Remo Viciguerra. INDICE Geografia: pagine 3-5 Scienze: pagine 6-7 Storia: pagine 8-10 Inglese: pagina 10 Tecnologia: pagina 11 Scienze motorie: pagina 12 Musica: pagina 13 ● Francese: pagina 14 Arte e immagine: pagine 15-16 Italiano: pagina 17-18 2 Il Giappone (detto anche paese del sol levante) è una monarchia costituzionale ed è la terza potenza economica al mondo, preceduto solo da America e Cina. Nonostante la sua sconfitta nella seconda guerra mondiale è...
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riuscito a risollevarsi economicamente grazie al suo sviluppo tecnologico e scientifico, arrivando a creare alcune delle aziende multinazionali più potenti al mondo (Due grandi esempi sono la Sony e la Yamaha.). La nazione si trova nell'oceano Pacifico ed è un grande arcipelago formato da quattro isole principali (Hokkaido, Honshu; Shikoku e Kyushu) e da altre 3000 isole di dimensioni minori. Honshu è l'isola più grande ed è attaversata dalle Alpi Giapponesi, le quali possono arrivare fino a 3776 metri d'altezza con il monte Fuji. Il giappone non è “anziano", e per questo è costantemente soggetto a grandi scosse sismiche e di conseguenza anche dei maremoti. Il clima invece, grazie alla forma allungata dell'arcipelago, è molto vario (questo anche grazie ai vendi caldi del sud e quelli freddi siberiani); a nord si trova un clima temperato freddo, mentre a sud c'è un clima subtropicale. Isola Okinawa Il moonte Fuji è un vulcano formato da strati di lava e cenere ed è uno dei principali simboli del Giappone. Si trova vicino la capiale Tokyo e aumenta così la bellezza della città. Questo fa parte del Parco Nazionale Fuji-Hakaoe-Izu e in occasione della fioritura dei ciliegi il paesaggio diventa amcora più bello e suggestivo; questo anche grazie alla sua vetta innevata per ben dieci mesi all'anno. CINA COREA DEL NORD COREA DEL SUD Hiroshima Fukuoka Kyushu RUSSIA Stretto di Tsugaru Mar del Giappone GIAPPONE Honshu Baia Tosa Shikoku 750 km Kyoto Nagoya O Kobě Osaka Fuji Sapporo Hokkaido Oceano Tokyo Pacifico Yokohama Isole Amani 3 Il Giappone ha all'incirca 127 milioni di abitanti e la stragrande maggioranza di essa ha origini giapponesi (questo anche perché durante il periodo Edo i porti furono chiusi e gli stranieri cacciati o eliminati, costruendo così società totalmente giapponese). Le due religioni prncipali sono buddhismo (che viene dalla Cina) e lo shintoismo (la religione tradizionale, che prevede il una culto degli antenati). Proprio come l'Italia il Giappone ha una popolazione prevalentemente anziana, causata da una buona condizione di vita e dalla inesistente crescita della poplazione, dato che tende a diminuire, anche se in piccolissima la quantità. Inoltre il 91.5% degli abitanti vive nei centri urbani, a differenza dei soli 10.0% del periodo Edo, anche se questo ai tempi era uno dei più alti dati al mondo. Le due città principali sono Tokyo e Kyoto ed entrambe fanno parte di due megalopoli situate sulla stessa isola (Honshu). 2015 Population Make-up by Age 26.4% 12.7% 60.9% 0-14 years old 16,200,000 15-64 years old 77,390,000 65 or older 33,540,000 La prima megalopoli è formata dalla città di Tokyo e dalla città di Yokohama e conta all'incirca 40 milioni di abitanti (ovvero due terzi della popolazione italiana) e costituisce un terzo dell'economia del paese, dato che Tokyo è la capitale e Yokohama possiede un importantissimo porto e anche fabbriche di ogni genere, dalla produzione alimentare fino ai cantieri navali. La seconda megalopoli è abitata da quasi venti milioni di abitanti ed è formata da tre citta: Osaka, Kobe e Kyoto. Osaka si trova su una baia e fu la prima città giapponese ad avviare, a metà ottocento, (dopo la fine del periodo Edo, il cui il Giappone fu chiuso) dei comerci con l'occidente, diventanto così un'importante città. Kobe possiede il porto più grande al mondo, il quale è anche fra i più avanzati al mondo grazie alle numerose tecnologie di cui è dotato; proprio grazie a questa importanza si sono venute a creare industrie sidelurgiche, chimiche, meccaniche, eletronniche e anche dei cantieri navali. Kyoto, dato che durante la seconda guerra mondiale non subì troppi bombardamenti dagli americani, riuscì a mantenere quasi intatti i monumenti antichi e i quartieri storici potendo così sfruttare molto il turusmo (a differenza di Tokyo che, bruciando e venendo distrutta più volte, ha perso quasi tutti i monumenti storici risalienti alle precedenti ere imperiali). Inoltre nella città sono molte università ed è presente un grande svilluppo scientifico. Come già detto il Giappone è la terza potenza economica mondiale, seconda ad America e Cina. La sua economia è ancora in crescita e, grazie al reddito per abitante molto alto, riesce a resistere anche a delle crisi, superandole senza troppi problemi. La sua economia si basa principalmente sul campo scientifico e tecnologico, dato che è 4 privo di aterie prime, dovendo importare dall'estero (proprio per questo prima della secona guerra mondiale esportava una gran quantità di petrolio dagli stati uniti ed ora per produrre energia sono state costroite una gran quantità di centrali nucleari). Il settore primario è molto sviluppato dato che il Giappone, a differenza degli altri paesi nell'Asia non ha molte terre fertili e quindi deve sfuttare al meglio quelle che ha. Le coltivazioni peincipali sono di: agrumi, soia, patate, riso e frumento, mentre l'allevemento è concentrato sui bachi da seta. Molto sviluppata è anche la pesca, la quale è ai primi posti al mondo per pesce catturato. Invece è molto criticata la caccia alle balene, utilizzata per vendere la carne. L'industria giapponese è fra le più sviluppate al mondo, avendo importanti industrie automobilistiche, navali, raffinerie di petrolio, settore manifatturiero, produzione di elettronica di consumo e anche di videogiochi, possedendo alcune delle case videoludiche più famose al mondo (Nintendo, Sony e Sega). Importanti sono anche la produzioni di manga (fumetti) e anime (serie tv o film animati), i quali diventano sempre più famosi nel mondo, facendo aumentare così la produzione e di conseguenza i soldi guadagnati. Il settore terziario costituisce una parte molto importante dell'economia giapponese e per questo vengono spesi molti soldi nell'istruzione, la quale può garantire bei buon lavoratori che potranno continuare a compiere grandi scoperte scientifiche e tecnologiche così da migliorare l'economia. Ottima è anche la rete di trasporti, avendo le migliori reti ferrofiare al mondo con i migliori treni. Mentre l'aereoporto di Tokyo ha un grande livello d'impotanza, al pari persino di quello di New York e Londra. Settori dell'occupazione Settore Primario Settore Secondario Settore Terziario 5 Parlando del Giappone non si possono non nominare i terremoti. L'arcipelago infatti si trova su un confine di due grandi placche tettoniche, e per questo è soggetto ad un gran numero di terremoti ogni anno, dovendo così migliorare le proprie strutture asiatica antisismiche per non subire troppi danni sia strutturali che economici. Nei tempi antichi si pensava che questo fenomeno foesse causato dall'ira degli dei o da altre cose sovrannaturali, mentre ora possiamo benissimo spiegare il suo comportamento senza problemi. Un terremoto è un improvviso spostamento delle placche tettoniche, le quali si 南海トラブ 日本海洋 placca euroasiatica scontrano e dopo centinaia o migliaia di anni rigettano tutta l'energia potenziale accumulata, creando così delle scosse. Il punto in cui avviene la scossa è chiamato “ipocentro" e da è da lì che si propagano le onde sismiche, mentre il luogo che si trova al di sopra della scossa iniziale viene chiamato "epicentro". Spesso, dopo un forte terremoto, si possono presentare ulteriori scosse di bassa o uguale intensità, queste scosse sono chiamate "scosse di assestamento". Nonostante le nostre avanzate tecnologie non possiamo prevedere quando può avvenire una scossa, anche se la maggior parte avviene nella "cintura di fuoco", nella quale ci troviamo anche ora in Italia, dato che la catena degli appennini e le alpi orientali segnano il confine fra la placca euroasiatica e quella africana, che è in costante movimento verso di noi, scatenando così numerosi “scontri" fra le due placche. Per misurare un terremoto sono state ideate due scale, in uso anche oggi. La prima è la “scala Mercalli" e misura i danni provocati all'ambiente circostnte in una scala che arriva fino a nove in cui 1 equivale ad una scossa avvertita solo da strumetti appositi, mentre 9 corrisponde alla distruzione totale dell'epicentro. La seconda scla è la “Scala Richter" ed è la più usata e indica l'intensità di un terremoto; di solito la scala appare con numeri che vanno da 1 a 10 dato che un terremoto di entità superiorenon si mai visto, ogni numero nella scala equivale ad una forza dieci volte superiore al numero precedente. Gli strumenti per misurare i terremoti invece sono i sismografi, i quali sono formati da un rotolo di carta e da un pennino che, in presenza di scosse, si muove e più la linea sarà distante dal centro più il terremoto avvertito sarà stato potente. placca africana N MASSIMA INTENSITA NACROGONICA GENTA IN ITALIA placca africana 6 L'undici marzo intorno alle ore 14:50 (ora locale) nella prefettura di Myagi si è verificata una delle peggiori catastrofi mai accadute in Giappone: a circa 100 kilometrti dalla costa si è verificato un terremoto di magnitudo 9.0 (scala Richter) durato cisca sei minuti, seguito poi da un potentissimo tsunami. Dopo la scossa iniziale ne arrivarono molte altre durante il pomeriggio e i giorni seguenti, di cui ben tre sono arrivati o a superare il magnitudo 7 nella scala Richter. Lo tsunami invece non arrivò solo in Giappone, ma anche in molte altre nazioni, quindi Russia, nelle Hawaii, in Nuova Zelanda, in Nuova Guinea, in Taiwan, in Indonesia, in Australia e nelle Filippine dovettero dichiarare uno stato di allerta. Quello del Giappone è stoto uno dei maremoti più catastrofici nella storia, facendo persino riversare grosse masse di ghiaccio in mare, nonostante ciò non è stato il più forte degli ultimi anni, infatti è inferiore a quello successo in India nel 2004. Le morti per colpa furono molte, infatti sono stati contati circa 15 morti e più di 4000 dispersi, per un totale che supera i ventimila. Dopo il terremoto il paese ha dovuto chiudere quasi tutto, dato che dopo ciò che era successo molte ferrovie erano stati danneggiati e così anche i parchi a tema; persino la Tokyo Tower (uno dei più importnti simboli della città) era stata piegata e, come se non bastasse, si danneggiarono tre centrali nucleari e in particolare quella di Fukushima, nella quale si danneggiarono alcuni reattori e lo stesso giorno del terremoto il primo reattore esplose, rilasciando una grandissima quantità di radiazioni. Le altre due centrali invece (quella di Onagawa e quella di Tokai) subirolo leggeri danni, che non si sono rivelati un grosso problema e sono stati subito risolti. Giappone: l'area colpita dal terremoto JAPAN Tokyo FUKUSHIMA CHIBA はまゆ MIYAGI WWATE Sendal Narita Kesennuma Fonte: United States Geological Survey Tokyo JAPAN Oceano Pacifico Intensità della scossa Estrema Forte Moderata 0 200km 7 5152 富嶽華景科的疑 Il periodo Edo o "periodo Tokugawa" è un importante periodo storico giapponese in cui lo shoguntato (anche detto bakufu) salì al potere, insiediandosi nella città di Edo (diventata Tokyo nel 1869), mettendo le basi per la megalopoli che oggi, vedendo la successione di ben quindici capi di governoo, di cui solo due donne. Il periodo cominciò nel 1600, quando Tokugawara Ieyasu vinse nella battaglia di Sekigahara, mettendo così fine all'epoca Sengoku (cominciata nel 1467) Nonostante ciò molti storici affermano che il periodo inizi nel 1603, quando Iyeasu divenne shogun, stabilendosi così ad Edo mentre l'imperatore rimase a Kyoto, formando così una didarchia (sistema di governo in cui più persone hanno lo stesso potere e influenza politica.) che pian piano venne a sparire, dato che gli shogun ottennero più potere dell'imperatore stesso. Una delle principali caratteristiche del periodo è stata la politica di isolamento del Giappone o Sakoku. Durante il periodo infatti coloro che erano di religioni esterne furono uccisi, in particolare nell'area attorno Nagasaki (a quei tempi città portuale con grande affluenza di europei) oppure, a chi era semplicemente sospettato di essere cristiano, vaniva imposto di dover rinnegare completamente quella religione. Vennero inoltre chiusi, nel 1636 tutti i porti per poter preservare la cultura senza “infettarla", bloccando però la crescita sia economica e artistica, non permettendole di svilupparsi. Gli unici scambi commerciale che intraprendeva il Giappone a quei tempi erano quelli con gli olandesi, dato che questi avevano bombardato il castello di Hara (ovvero il luogo in cui erano sbarrati dei cristiani) ottenendo così il permesso di importare ed esportare le merci. Come già detto col passare del tempo lo shogun divenne l'autorità più importante mentre i daimyo tennero il loro ruolo di governatori locali, anche se erano comunque in parte comandati dal governo centrale, mentre i daimyo cristiani vennero esiliati o uccisi. Per bloccare l'accrescimento di potere dei daimyio lo shogunato decise che questi avrebbero dovuto avere due risidenze, una ad Edo e l'altra nella terra che gli era stata affidata; inoltre questi dovevano passare un anno ad Edo e l'altro con la famiglia nella sua terra, portando con se l'intera corte in ogni spostamento, facendo spendere così un gran numero di soldi. Per controllare meglio il popolo vennero inoltre introdotte molte leggi come quella sulla classe militare che era obbligata a vivere in altrernanza ad Edo e in una provincia o quella sulla famiglia imperiale e sui nobili che, essendo costretti a svolgere ruoli culturali e religiosi, si sempre più lontani da incarici politici o amministrativi. Il periodo Edo finì nel luglio del 1858, quando si diffuse un malcontento generale e lo shogunato cedette, facendo così iniziare il periodo Meji. Jan 8 Durante questo periodo le classi sociali erano ben definite e ognuna aveva il proprio ruolo el paese, in modo da poter controllare meglio il popolo e fargli seguire le leggi. Queste inoltre servivano anche per vedere chi aveva il diritto sul poter avere dei terreni, quali abiti avrebbe dovuto indossare, quali restrizioni avrebbe avuto e persino cosa avrebbe dovuto mangiare. Questo sistema rendeva ben chiara la differenza fra classi, che venivano considerte “naturali” e quindi impossibili cambiare, dato che chi nasceva in una casta doveva restare in quella per il resto dei suoi giorni. Le caste in ordine gerarchico sono: Samurai, contadini, artigiani, mercanti e infine i fuori casta, considerati il peggio della popolazione. Come già detto in prcedenza questi facevano parte della casta più alta, ma dato che nel periodo Edo non c'era motivo di combattere alla fine si ridussero a a svolgere ruoli burocratici, politici o di corte, senza dover mai usare l'arte del combattimento. La maggior parte tornò nelle loro terre, prendendone possesso, altri invece rimasero sotto il controllo dello shogunato, mentre altri ancora divennero ronin (samurai senza padrone), dedicandosi ad attività "non degne". Le leggi principali che riguardavano questsa casta erano due. Nella prima essi dovevano portare due spade (una lunga e una corta) per farsi riconoscere, mente l'altra gli permetteva di uccidere chiunque gli avesse mancato di ripetto. A differenza degli altri popoli in Giappone erano considerati molto importanti dato che erano loro a produrre il cipo per il paese. Questi erano però costretti a vivere nei villaggi, dato che altrimenti il numero dei raccolti sarebbe diminuito. Dopo aver finito il racclto avrebbero dovuto dare parte del raccolto al damiyo della zona, il quale lo avrebbe usato per dare rifornimenti ai samurai. Inoltre i contadini, possedendo un grande terreno e pagando le tasse, potevano ricevere un trattamento privilegiato, avando peso sulle ecisione politiche del villaggio e diventando anche ricchi, ma nonostante questo la loro classe non poteva cambiare. Era molto importante nei villaggi la cooperazione sociale, così da poter pagare il giusto compenso al daimyio e per superare le carestie. Proprio mer migliorare i legami nel villaggio venivabìno organizzate molte feste, dato che i conflitti fra famiglie erano considerti distruttivi ai fini del villaggio. Queste due caste costituivano la maggior parte della popolazione giapponese e, nonostante fossero quasi alla base dell'ordine sociale, col tempo e con fatica riuscirono ad ottenere un ruolo importante nella gestione economica del paese a spese dei daimyio e dei samurai. Furono inoltre ancora più avvantaggiati dall'apertura del porto di Nagasaki alla Cina e ai protestanti. Sul fondo della società si trovavano gli Hinin (che significa “non umano”) e gli Eta (che significa "sporco"). I primi non erano considerati come umani e di solito svolgevano il ruolo di guardie cittadine, prostitute, boia e spazzini; mentre i secondi svolgevano di solito il ruolo du macellai e becchini. Chiunque diventasse povero retrocedeva di classe, diventando Hinin, ma a differenza di chi proveniva già dalla classe si poteva tornare nella propria classe4. Entrambe le classi erano emarginate dal resto del popolo e verso la fine del periodo Edo, quando avevano raggiunto un cran numero, si formarono cittadine ben organizzate appositamente per loro. 9 L'importanza della donna nel periodo Tokugawa dipendava dalla classe a cui apparteneva. Quando era moglie di un samurai essa era completamente sottoposta al marito, ma quando questo moriva era la donna a prendere il comando della famiglia. Quando invece faceva parte di una casta minore aveva molta più libertà, per esempio nella dasta dei contadini doveva svolgere le mansioni da domestica la mattina per poi aiutare il resto della famiglia nei campi. A quei tempi invece il matrimonio era usato principalmente per imparentarsi con una famiglia più ricca o di una casta superiore, senza contare lìattrazione romantica che c'era fra i due. Dopo il matrimonio la donna non aveva possibilità di avere altre relazioni, mentre gli uomini delle classi più altre era permesso avere relazioni con altre donne, senza però sposarle. After the Edo period Japan had a political, economic and cultural recovery, and all this lasted until the World War Two. This renewal allowed Japan to begin expansion in Manchuria in 1931, for this reason Japan losing the favor of the United States, which provided Japan with 80% of its oil resources. To solve this problem Japan has bagun a campaign of conquest in the Pacific to take over oil reserves. This was the true start of the World War because the war wasn't only in Europe. The attack of Pearl Harbor (called Operation Hawaii, Operatione AI or Operation Z too) was a surprise attack on America, and was called by the president Roosvelt "Day of infamy" because Japan was supposed to send a declaretion of war, but this took too long, so it arrived during the Japan attack. The was started december 7 1941, at 7:55 p.m. and it was costituided from 183 aircraft. The plan was destroy biggest part of the american fleet in the Pacific, but the main aircraft carriers wasn't at Pearl Harbor in these moment. Despite the devastation and the surprise, the attack was not a great success, because the depth of Pearl Harbor wasn't deep and the able to rebuild most of the ship. Honwer, many planes, factories and hangar were completely destroyed because they were not defended. This attack benefited Japan in war because the american fleet is temporarily blocked, allowing an easy expansion in the Pacific, creating many problems for America. Despite the blow suffered, America did everything possible to recover, arriving to bomb Tokyo, losing however the bombers, running out of fuel. To prevent bombing on the weast coast, the americans mangaged to shoot down three of the ten japanase aircraft carries. The battle against Japan it was full of losses, but thanks to the "infinite" American resources and the development of the atomic bomb, dropped in 1945 first on Hiroshima and then on Nagasaki, Japan had to retreat. 10 Uno dei tanti pregi del Giappone è sicuramente la sua industia; questo infatti è fra i maggiori produttori di elettronica di consumo, anche se ultimamente non sta più "dominando" a causa della concorrenza con Corea del sud e Taiwan. Ma come si è arrivati a questo punto esattamente? Dopo la seconda guerra mondiale il "Ministero per il commercio internazionale e l'industria" giapponese decise che l'economia del paese si sarebbe basata sull'industria elettronica e informatica, rendendo allo stesso tempo il sistema scolastico più efficiente per poter continuare lo sviluppo. Lo sviluppo cominciò nel 1952, qundo il MITI cominciò a collaborare con la NTT per produrre transitor; altri importanti sviluppi si presentarono nell'industria dei calcolatori. Le imprese tecnologiche giapponesi coprivano ampie "parti" di mercato, vendendo prodotti di generi totalmente diversi; queste imprese cominciarono a sviluppare la robotica industriale, la quale divenne sempre più diffusa, influenzando anche altri cmpi come quello medico, in cui migliorarono le apparecchiature elettroniche, le famiglie che cominciavano ad avere tutte un computer in casa e persino nella ricerca e nello sviluppo che divenne così la base dell'economia nel paese. Intorno all'anno 2000 il Giappone perse il suo primato nell'industria tecnologica, vedendo sempre più nazioni che potevano rivaleggiare con esso e facendo così dimezzareil numero di prodotti esportati all'estero. Nonostante le vendite dell'industria elettronica giapponese siano calate quelle dell'industria videoludica sono invece altissime, dato che il paese possiede due delle industrie videoludiche più importanti al mondo, ovvero la Sony (creatrice della famosissima Playstation) e la Nintendo, altra importante casa creatrice di importantissime serie (divenute oggi parte della cultura mondiale) andate avanti per più di venti anni. I primi videogiochi importanti creati in Giappone furono sicuramente "Space invaders” e “Pac-man”, i quali uscirono sui cabinati, diventando così famosi e diffondendosi in tutto il mondo. All'inizio degli anni ottanta Nintendo mise in commercio il NES, dopo questa l'azienda fece uscire molte altre console divenute famose in tutto il mondo fino ad arrivare all'attuale Nintendo Swich. La Nintendo durante gli anni ottanta e novanta creò tre serie che ebbero un grande successo, arrivando ad essere conosciute dalla buona parte delle persone nel mondo: The legend of Zelda, Super Mario e Pokemon). La Playstation nacque invece nel 1996, diventando anch'essa famosa in tutto il mondo e vendendo milioni e milioni di giochi e copie. Oggi le due case produttrici competono con la Xbox (casa videoludica della Microdoft), continuando a vendere copie in tutto il mondo e dovendo così migliorare le prestazioni di ogni console per superare la concorrenza, facendo così sviluppare un mercato in continua crescita ed espansione in tutto il mondo. Nintendo B Ⓡ 11 Anche se ha ha un grande sviluppo tecnologico, il Giappone e altre culture orientali hanno mantenuto le proprie tradizioni, e fra queste sono presenti anche le arti marziali. Le prime fonti storiche che riguardano le arti marziali sono state ritrovate in Cina e risalgono al lontano terzo secolo avanti Cristo, venendo già considerata come arte o talento. Andando avanti col tempo queste arti divennero sempre più diffuse, diventando persino parte di gruppi religiosi come i monaci Shaolim; quest'arte veniva inolotre usata per perfezionare il corpo e lo spirito. Intorno al 1800, quando il Giappone riaprì i porti alle altre nazioni, gli occidentali cominciarono ad interessarsi alle arti marziali, che diventarono sempre più famose e diffuse verso gli anni sessanta, grazie al karate e al judo. Il grande successo delle arti marziali nel mondo fu portanto anche dal grande Bruce Lee, il quale cominciò a fare film di arti marziali visti in tutto il mondo. Bruce Lee non era un semplice attora, ma anche un vero esperto di arti marziali, arrivando ad arrivare persino a creare una nuova arte chiamata “Jeet Kune Do" (lo stile era formato da movimenti molto fluidi e si basava su attacco, controattacco e intercettazione) e ad essere talmente forte e veloce da dover rallentare i suoi movimenti per permettere alla telecamera di inquadrarli. Oggi si può dire che Jackie Chan sia il nuovo “portatore" delle arti marziali nel mondo, facendo anche lui molti film di arti marziali duvenuti famosi in tutto il mondo. A differenza di come si crede però le arti marziali erano presenti anche in Europa, America e Africa. In Europa esistevano un gran numero di arti usate anche dai bassi ceti per autodifesa. Molti di questi stili di combattimento sparirono con l'avvento delle armi da fuoco dato che erano inutili, facendone rimanere qualcuno solo per sport (come pugilato e scherma). Anche gli indigini nel Nord America praticavano dei tipi di arte marziali, usando principalmente: l'arco, mazze, asce, lance e coltelli. Il loro allenamento cominciava durante l'infanzia, ed era importante l'allenamento con le mazze da guerra, dato che era considerata un'arte sacra. Nell'America latina invece le arti marziali erano pratichate dagli schiavi di colore, i quali per non far arrabbiare i padroni (che non accettavano la conoscenza di detciche di combattimenti da parte degli schiavi) la spacciavano per una danza accrobatica. In africa infece veniva praticato il Moraigy, ovvero un arte sviluppota intarno al XVI secolo. In Madagascar, diffondendosi poi in tutto il continente. Quest'arte viene praticata in spazi aperti e non comprende nessun tipo di arma per il combattimento, dato che vengono utilizzate solo le mani. 12 A differenza delle arti marziali la musica tradizionale giapponese non è quasi più usata, se non per eseguire riti religiosi, alla danza e agli spettacoli teatrali. Nei giorni d'oggi la musica in Giappone è chiamata "bubblegum pop", è composta da testi in giapponese e ritornelli in un incomprensibile inglese ed è nella maggior parte delle volte da gruppi di ragazzi o ragazze appariscenti al fine di aumentare la popolarità. Nel Giappone esistono più tipi di musica classica i principali sono: gagaku, togaku, komagaku, shomyo, sankyoku, kagurauta, azumaasobi, yamatouta, nagauta e hankyoku. • Il gagaku veniva suonato nelle corti imperiali. ● Il togaku e il komagaku sono musica derivanti dalla dinastia Tang e dalla Corea. Lo shomyo è il canto liturgico della religione buddhista in giappone. ● Il sankyoku era l'ensable di strumenti, formato da koto e shakuhachi. • Kagurauta, azumaasobi e yamatouta sono musiche indigene. ● Il canto in stile naguta accompagnava spesso le rappresentazioni del teatro kabuki. • Gli honkyoku (ovvero "pezzi originali”) sono nati intorno all'XIII secolo e venivano suonati dai monaci Fuke e dai monaci Zen per chiedere elemosina. Alla fine del periodo Edo la musica europea potè “sbarcare” liberamente in Giappone, cominciando a difforndersi nel paese, facendo così creare due generi: lo shoka, che serviva per portare la musica occidentale nelle scuole e e il giunka, ovvero musica per le marce militari. Verso la fine del diciannovesimo secolo ad Osaka divenne famosa il ryukoka (ovvero un cantante che si esibiva per le strade), mentre nel resto del paese si diffusero canzoni volute dai politici per diffondere le loro idee. Questo genere di musica si evolvette nel millenovecento, anche se con l'arrivo degli anni settanta i giovani persero interesse verso quel genere, facendolo così “morire”. Versco gli anni cinquanta si diffusero nel giappone musiche dei paesi neo-latini, mentre con l'avvento degli anni sessanta molti musicisti cominciarono ad imitare gruppo occidentali più famosi come i Beatles e i Rolling Stones. Da quel momento il bubblegum pop e il J-pop cominciarono a diventari famosi, aiutati anche dal karaoke. Altro genere divenuto famoso nell'arcipelago è il J-rock (ovvero l'abbreviazine di japanase rock); nono stante questo genere sia nato negli anni sessanta è tutt'ora molto famoso in Giappone, mentre prima degli anni novanta era “oscurato” dalla musica elettronica, molto famosa a quei tempi. Molto mportante è anche la musica creata per videogiochi. Inizialmente era impossibile mettere musiche complesse nei giochi, ma col tempo vennero sviluppate console in grado di supportare musiche complesse. Nonostante ciò autori come Koji Kondo riuscirono a creare ottime musiche senza renderle troppo complesse (grande esemi sono Super Mario e The legend of Zelda). ● 13 Contrairement à la musique, l'art japonais a inspiré de nombreux artistes étrangers, notamment français. Ce phénomène appelé japonisme a commencé au milieu du XVIIe siècle lorsque la mode de collectionner les œuvres d'art japonaises s'est répandue et en particulier les estampes ukiyo-e (estampes créées avec des tampons en bois). Parmi tous les artistes européens et français en particulier impliqués dans le phénomène du japonisme, nous mentionnons Cloude Monet qui possédait un grand nombre d'estampes japonaises (230) dont la fameuse "Grande vague de Kanagawa" du célèbre Hokusai. Une curiosité est le fait que les premiers tirages japonais sont arrivés en Europe comme papier d'emballage. Claude Monet est né à Paris en 1840 dans une famille très pauvre. Dès son jeune âge, il a montré un grand talent pour la peinture et il s'inscrit à une école d'art. En 1861, Monet fait son service militaire à Alger, où la lumière et les couleurs vives et lumineuses présentes en Afrique, contribuent à se développer dans une grande passion pour la nature et pour les sentiments produits par la vision de cette dernière. De retour à Paris, il rencontre d'autres impressionnistes, puis commence à travailler en 1862, obtenant très peu de succès. Ce n'est qu'après 1980 que Monet a été reconnu comme un grand artiste, devenant en même temps le principal symbole de l'impressionnisme. Il s'installe ensuite à Gyverny, faisant construire un magnifique jardin à la japonaise afin d'avoir toujours à portée de main un lieu qui lui procurera toujours des sensations et des ambiances toujours différentes, favorisant ainsi son envie. Il est devenu presque complètement aveugle et est mort en juin 1926 d'une grave maladie "L'étang aux nénuphars" était l'une de ses oeuvres inspirées de l'art japonais. 14 L'arte giapponese comprende una vasta gamma di stili e di strumenti di espressione, tra cui le ceramiche, la scultura, la pittura e la calligrafia su seta e carta, le stampe xilografiche ukiyo-e, gli origami e, più di recente, i manga insieme ad una miriade di altri tipi di opere d'arte. Essa ha una storia lunga tanto quanto la civiltà del paese del Sol Levante, che va dagli inizi degli insediamenti umani, all'incirca nel 10.000 a.C., fino al presente. Storicamente, il Giappone è stato soggetto a improvvise "invasioni" di idee provenienti dall'estero, subito seguite da lunghi periodi di chiusura verso il mondo esterno. Nel corso del tempo i giapponesi hanno sviluppato la capacità di imitare e quegli elementi della cultura straniera che completavano le loro preferenze estetiche. Le prime tracce di arte "complessa" in Giappone risalgono al VII secolo e sono in connessione con il Buddismo. Nel IX secolo, quando i giapponesi cominciarono ad allontanarsi dall'influenza culturale della Cina e a sviluppare loro forme di espressione. Fino alla fine del XV secolo sia l'arte religiosa che laica ebbero una grande fioritura. Dopo la guerra Onin (che si è svolta intorno alla età del XIIV secolo), il Giappone entrò in un periodo di disgregazione politica, sociale ed economica che durò per oltre un secolo. La pittura eseguita da dilettanti e professionisti, è l'espressione artistica più diffusa in Giappone. Ancora oggi, come nei tempi antichi, i giapponesi scrivono con un pennello piuttosto che con una penna e la loro familiarità con le tecniche di utilizzo del pennello li ha resi particolarmente sensibili ai valori estetici della pittura. Con l'aumento della cultura popolare nel periodo Edo, lo stile delle xilografie ukiyo-e (stampa artistica, creata con stampi in legno su carta) divenne una forma d'arte importante e le sue tecniche furono perfezionate per produrre stampe colorate di praticamente ogni argomento, dalle notizie quotidiane ai libri scolastici. I giapponesi hanno sempre pensato che la scultura potesse produrre molti meno sentimenti rispetto all'espressione artistica, quindi l'utilizzo della scultura in Giappone è scemato insieme alla diminuita importanza del Buddismo tradizionale. Le ceramiche invece sono tra le migliori al mondo e rappresentano i primi manufatti conosciuti della cultura giapponese. Mentre in architettura i giapponesi hanno sempre espresso con chiarezza la loro ancestrale 15 preferenza per i materiali naturali e per l'interazione armonica tra lo spazio interno ed esterno. Ai giorni d'oggi l'arte giapponese non si basa principalmente sulle stampe, ma bensì sui manga ("fumetti" in giapponese). I manga sono fumetti originari del Giappone e comprendono una grande varietà di generi e sottogeneri, permettendo così a chiunque di poter trovare e leggere il manga che segue i propri gusti. Questo fumetto è costruito al contrario, ovvero le vignette si devono leggere da destra verso sinistra, molte spesso le dimensioni sono ridotte e, per risparmiare un gran quantitativo di soldi in inchiostro, le pagine sono tutte in bianco e nero togliendo copertina ed eventuali disegni speciali. La produzione di manga ha cominciando a diffondersi intorno agli anni cinquanta in Giappone, mentre ora esistono più case produttrici in molti paesi (esempi si case produttrici un Italia sono: Star Comics, Planet manga e J-pop). La prima produttrice di manga in Europa e secondo al mondo è la Francia, la quale rappresenta la metà del mercato europeo rivolto ai manga, versando ogni anno centinaia di milioni di euro totali in questi fumetti. Nonostante non sia al primo posto per numero di copie vendute, numero di volumi pubblicati o per profondità di trama Dragon Ball è senza dubbio il manga/anime più famoso in tutto il mondo, arrivando ad essere conosciuto da praticamente tutto il mondo, entrando così nella cultura popolare, divenendo col tempo un fenomeno di massa. Dragon Ball fu scritto e disegnato da Akira Toriyama il quale una volta finito il manga “Dr. Slump e Arale" decise di scrivere un manga shonen (per ragazzi) basato sui combattimenti. La primissima serie era ispirata al famoso "Viaggio in occidente" e parlava del viaggio di Son Goku e Bulma, i quali erano alla ricerca delle sfere del drago per evocare il potente Drago Shenron. Col tempo però la serie si discostò completamente dall'opera letteraria cinese, finendo per basarsi solo sui combattimenti. FUMETTO APERTURA ALLA OCCIDENTALE 9 LETTURA ALLA OCCIDENTALE (PAGINA) CIAO, COME STAI? MANGA APERTURA ALLA GIAPPONESE 1 54 143 BENE, GRAZIE! 6 LETTURA ALLA GIAPPONESE (PAGINA) LETTURA ALLA OCCIDENTALE (BALLOON) CIAO, BENE, GRAZIE! COME STAI? LETTURA ALLA GIAPPONESE (BALLOON) DRAGON BALL EVERGREEN EDITION I-MENSILE-OTTOBRE 2011-EDIZIONE ITALIANA - €4,20 DRAGON BALL AKIRA TORIYAMA D+B 16 17 Il viaggio in occidente è un libro appartenente alle lettereatura cinese il quale, come già detto, ha ispirato il manga di "Dragoon Ball", avendo non poche similitudini con esso (primo esempio sono i protagonisti delle due opere i quali sono entrambi delle specie di scimmie e anche il loro nome è molto simile. Altri esempi sono il bastone magico che ha la possibilità di allungarsi e la nuvola su cui possono volare). Il romanzo è uscito verso la fine del sediciesimo secolo ed è a sua volta ispirato a Wù Xuanzàang, ovvero un buddhista del settimo secolo che, come il protagonosta di questa opera, dovette affrontare un viaggio verso l'occidente. Anche se si conosce il periodo in cui è uscito non si sa chi abbia scritto il libro, anche se di solito si dà il merito a Wù Chéng'en. Il libro comincia con la storia di Sun Wukong la quale molte volte alcune edizioni trascrivono solo questa parte. Sun Wukong è uno scimmiotto dalla roccia che, distinguendosi per la sua forza (data anche dal fatto di essere di roccia) e per il suo coraggio, diventando così il re delle scimmie. Per garantire la felicità al suo popolo lo scimmiotto decise di recarsi dal Patriarca Subhodi, il quale gli insegnò il Tao, rendendo così Sun Wukong un potenete guerriero in grado di eseguire 72 trasformazioni e di volare su una nuvola, ma il Patriarca Subhodi si accorse che lo scimmiotto apprese solo i poteri del Tao, senza apprenderne anche la parte spirituale e, per questo motivo, lo cacciò e gli vietò di annunciarsi come suo discepolo. Una volta tornato dal suo popolo Wukong lo portò al completo dominio, sottomettendo tuttr le specie e pretendendo dai Dragoni Re dei Mari un bastone con la possibilità di allungarsi e rimpicciolirsi, degli stivali magici, un'armatura d'oro e un elmo di fenice. Il sovrano del paradiso (o anche Imperatore di Giada) trova insopportabile il comportamento dello scimmiotto, mandando verso di lui il Re Li e suo figlio Nezha, senza ottenere successo, concedendogli poi (come da lui richiesto) il titolo di Grande Saggio Pari del Cielo. Nel cielo lo scimmiotto continua a comportarsi in modo sbagliato, mangiando le persche dell'imortalità e introducendosi poi ad una festa, mangiando e bevendo ciò che spettava agli dei, tornando poi sulla terra dal suo popolo. IL VIAGGIQ IN OCCIDENTE Wu Cheng'en LUNEDICE From Wa 月百湾 CX3 Ormai stanco di lui l'imperatora manda suo nipote Erlang insieme ad altri Dei per catturare Wukong, riuscendo nella missione condannandolo subito a morte. Lo scimmiotto è però immortale e nonostante venga trafitto da spade, colpito da fulmini e sottoposto ad altre torture il suo corpo non veniva scalfito. Non trovando altre 18 soluzioni Wukong venne rinchiuso in una fornace per diversi giorni con la speranza di sciogliere il suo corpo, ma al momento della riapertura questo era più forte di prima, capace anche di vedere attraverso gli inganni. Per la rabbia lo scimmiotto cominciò una battaglia nel cielo, combattendo senza problemi contro più di centomila soldati, e l'imperatore, per la paura, chiamò il Tathagata Buddha, il quale sfidò il re delle scimmie a scendere dalla sua mano, ma ogni volta che quest'ultimo si avvicinava al limite la mano si ingrandiva, rendendo così impossibile vincere la sfida. Il Tathagata Buddha lo punì per la sua arroganza, rinchiudendolo sotto la montagna dei cinque elementi. Cinquecento anni dopo questi avvenimenti Guanyin (la Bodhisattva della compassione) venne incaricata di cercare un uomo degno che possa affrontare un viaggio verso l'occidente per portare dei testi sacri alla dinastia Tang, così che loro possano diffondere la parola del Buddha. Venne scelto infine Chen Xuanzang (o anche detto Sanzang) che, accompagnato da Tang Seng, arrivò alla Montagna dei Cinque Elementi, conoscendo così la scimmia che lo implora di liberarlo. Il monaco (Sanzang) accettò, ma al primo dibattito fra i due Wukong decise di andarsene, così Guanyn giunse in suo soccorso, regalando a Chen un diadema impossibile da togliere in grado di stringersi al cranio di chiunque lo indossi. Una volta che lo scimmiotto tornò da lui glielo fece indossare con un trucco, e da quel momento Wukong non potè più opporsi al monaco, conìminciando anche a proteggerlo. Durante il viaggio si unirono nuovi compagni coem il magliale antropomorfo Zhu Wuneng (cacciato dal regno del cielo per esseresi ubriacato e aver provato a sedurre una giovane donna) e il demone Sha Wujing (cacciato anche lui dal cielo, questa volta però per aver rotto un vaso per colpa della sua rabbia), persino il cavallo del monaco aveva origini divine, infatti questo era il figlio del drago dei mari, cercò di essere ucciso dal padre per aver distrutto la grande perla sacra, ma venne salvato da Guanyn, venendo però trasformato in cavallo. Una volta cominciato il viaggio Sanzang e i compagni dovettero affrontare innumerevoli prove come montagne fiammeggianti, potenti demoni, volpi a nove code e altre creature della mitologia cinese. Dopo quattordici anni di viaggio finalmente arrivarono al confine con l'india, finendo così la loro impresa prendendo i testi sacri. Sun Wukong (ormai diventato buono) e Sanzang diventarono dei Buddha, raggiungendo l'illuminazione. Il demone Sha Wujing raggiunse il Nirvana (paradiso), il maiale antropomorfo Zhu Wuneng divenne colui che condue le offerte in eccesso degli altare mentre il cavallo del monaco divenne un “naga” (una razza di uomini serpente). 19